KARA rivela i risultati dell’indagine compiuta sugli allevamenti di cani ‘da macello’ alla conferenza stampa.
“KARA discloses results of their investigation of ‘meat dog farms’ at press conference” in Italian.
[Conferenza stampa congiunta] Conferenza stampa per rendere pubbliche le condizioni degli unici allevamenti di cani da macello’ al mondo
Questa è la traduzione del post dell’organizzazione Korea Animal Rights Advocates (KARA). Clicca QUI per il post di KARA.
La Corea del Sud è l’unico paese al mondo che alleva cani da macello!
– In Corea del Sud esistono almeno 2.862 allevamenti di cani ‘da macello’, con una presenza di 781.740 cani destinati al consumo alimentare umano.
– Esistono 422 grandi allevamenti con oltre 500 cani ciascuno.
– La media annuale di allevamenti di cani ispezionati dal governo locale (cani ‘da macello’ e cani da compagnia) è di 3,64.
– Urge mobilitazione pubblica per la chiusura graduale degli allevamenti di cani ‘da macello’.
In un’epoca in cui 10 milioni di cani sono considerati animali da compagnia, oltre un milione di cani vengono uccisi ogni anno nei 3.000 allevamenti di cani ‘da macello’.
Non è un’esagerazione chiamare questi allevamenti ‘macelli di animali da compagnia’.
Questi numeri sono, tuttavia, e con tutta probabilità, sottostimati poiché il settore degli allevamenti e dei macelli di cani è privo di controlli e regolamentazioni.
Il consumo alimentare di carne di cane sussiste tuttora in paesi come la Cina e il Vietnam ma la Corea del Sud è l’unico paese ad avere allevamenti a ciclo continuo in ognuno dei quali vengono allevati oltre 1000 cani per il consumo alimentare umano.
Animali che, prima di venire macellati e mangiati, sono confinati a vita in minuscole gabbie in filo di acciaio.
Per meglio comprendere il fenomeno degli allevamenti di cani ‘da macello’ che operano nell’ombra grazie alla mancanza di legislazioni, Lee Jeong-Mi, rappresentante del ‘Partito di Giustizia e del gruppo di attivisti animalisti ‘Korea Animal Rights Advocates’ (KARA, con Presidente Im Soon-Lye) ha interpellato il Ministero per l’ambiente per ricevere informazioni su questi allevamenti che sono tenuti, per legge, ad informare con relazioni dettagliate in merito al trattamento dei rifiuti.
Sulla base di ciò, KARA ha condotto nell’Agosto 2016, per 10 mesi, un’inchiesta nelle province di: Gyeonggi-do Gimpo e Yeoju, Gangwon-do Wonju e Gyeongsangbuk-do Gimcheon, ispezionando le condizioni di allevamento e di smaltimento dei liquami derivanti dagli allevamenti in questione.
E’ risultato che nella Corea del Sud esistono almeno 2.862 di oltre 60 metri quadri che, in quanto tali, sono tenuti a relazionare n merito allo smaltimento di rifiuti.
Di media, in questi allevamenti vengono detenuti circa 781.740 cani con una media di 273 cani per allevamento.
Inoltre, c’è da considerare il significativo aumento del numero totale degli allevamenti di cani se includiamo nel conteggio finale gli allevamenti di piccole e medie dimensioni, cioè inferiori ai 60 metri quadri, che non vengono censiti, così come gli allevamenti situati in zone montagnose e luoghi remoti.
Considerato che gli allevamenti di cani ‘da macello’ non sono inclusi nelle statistiche, viene stimato che oltre un milione di cani sono distribuiti annualmente per il consumo alimentare umano.
Ogni anno nei canili del paese, circa 32.000 cani abbandonati o andati persi, che non vengono riuniti alle loro famiglie, vengono soppressi o muoiono, per una media di 88 cani al giorno. Per contro, ogni giorno, vengono macellati circa 2.740 cani per il consumo alimentare umano.
Il numero dei cani macellati è di 30 volte superiore a quello dei cani presente nei canili!
Poiché non esistono macelli con licenza, come accade per gli allevamenti di mucche e maiali, gran parte della macellazione dei cani avviene nei singoli allevamenti. Presumibilmente i cani vengono macellati negli allevamenti in quelli che vengono chiamati “laboratori” e distribuiti semplicemente come ‘cibo’.
In base alle stime, la provincia di Gyeonggi-do detiene il primato di 744 allevamenti, che corrisponde al 26% del numero totale degli allevamenti di cani di tutto il paese, seguito dalla provincia di ▲Gyeongsangbuk-do (396 allevamenti, 13.8%), la provincia di ▲Chungcheongbuk-do (379 allevamenti, 13.2%), la provincia di ▲Chungcheongnam-do (372 allevamenti, 13%) e la provincia di ▲Jeollanam-do (197 allevamenti, 6.9%).
Nella provincia di Gyeonggi-do, gli allevamenti di cani sono concentrati a Yeoju, Pocheon, Icheon, nella provincia di Gyeongsangbuk-do a Gimcheon, Gyeongju, Seongju, Andong mentre nella provincia di Chungcheongbuk-do a Chengtu e Eumseong.
In base alle stime sui cani detenuti in questi allevamenti, Gyeonggi-do detiene il primato con 221.504 cani (28.3%), seguito da ▲Chungcheongbuk-do (125.052, 16%), ▲Chungcheongnam-do (99.900, 12.8%), ▲Gyeongsangbuk-do (94.434, 12.1%) e infine ▲Jeollanam-do (63.537, 8.1%).
La media del numero di cani detenuti in questi allevamenti per provincia è rispettivamente di: 330 a Chungcheongbuk-do, 323 a Jeollanam-do, 305 a Jeollabuk-do, 301 a Jeju-do, 297,7 a Gyeonggi-do e 273,7 a Sejong, tutti sopra la media nazionale di 273.
Oltre 77 grandi allevamenti (2,7%) allevano più di 1.000 cani ciascuno.
Considerato che il numero di cani allevati non censiti e il numero di cani censiti è del tutto inaccurato, se aggiungiamo il numero degli allevamenti con oltre 500 cani, possiamo stimare che in tutta la Corea vi siano 422 allevamenti di cani.
Gli allevamenti censiti con oltre 1.000 cani sono, nell’ordine: Chungcheongbuk-do (21), Gyeonggi-do (18), Jeollabuk-do (11) e Chungcheongnam-do (10).
Gli allevamenti censiti con oltre 500 cani sono, nell’ordine: Gyeonggi-do (139), Chungcheongbuk-do (65), Chungcheongnam-do (49), Gyeongsangbuk-do (45) e Jeollanam-do (43).
Gli allevamenti censiti con oltre 500 cani ammontano al 14,7% del numero totale degli allevamenti di cani mentre il numero di cani detenuti in questi allevamenti corrisponde al 40,5% del totale.
Si tratta di un vero e proprio modello di produzione di massa di animali da compagnia che non ha eguali in nessun’altra parte del mondo.
Condizioni degli allevamenti di cani
In tutti gli allevamenti, i cani vengono confinati in minuscole gabbie in batteria, sollevate da terra, in cui i polpastrelli dei cani così come le intere zampine dei cuccioli passano attraverso le maglie della rete di acciaio che riveste il pavimento delle gabbie. Le urine e le feci passano attraverso gli stessi buchi e si accumulano sul fondo delle gabbie.
In nessuno dei 20 allevamenti di cani da noi ispezionati era presente acqua nelle gabbie, nemmeno a temperature al di sopra dei 30 gradi centigradi.
Abbiamo visto cani crudelmente confinati in gabbie più piccole dei loro corpi e quindi costretti a stare in piedi in un’unica posizione senza potersi mai stendere.
Oggi, nonostante la presenza di 10 milioni di animali da compagnia abbia consolidato l’idea di una necessità di salvaguardia degli animali che ha spinto ad inasprire le regolamentazioni per l’industria della produzione di animali da compagnia attraverso requisiti di registrazione degli allevamenti, in questi allevamenti di cani ‘da macello’, viene perpetrata quotidianamente una diffusa crudeltà anche sugli animali da compagnia.
La situazione della gestione governativa degli allevamenti di cani
Almeno un milione di cani è allevato, per essere macellato, in questi allevamenti e tuttavia il controllo dello stato prevede unicamente l’ispezione dello smaltimento dei rifiuti.
In tutto il paese, nei 2.862 allevamenti di cani ‘da macello’, i metodi di smaltimento riportati dagli allevamenti stessi consistono in: 2.518 allevamenti che smaltiscono attraverso il compostaggio; 133 allevamenti che smaltiscono attraverso il servizio pubblico; 28 allevamenti che smaltiscono attraverso i sindacati degli allevatori mentre nessun dato è pervenuto da ben 183 allevamenti.
Con il suo 99%, il compostaggio è riportato come il metodo di smaltimento più usato, ma molto più probabilmente i liquami vengono lasciati marcire sotto le gabbie attraendo insetti, procurando liquami nauseabondi e infiltrazioni nel terreno sottostante.
Si è scoperto, ad esempio, in base ad una indagine del KARA del 2017, che questo è quanto avveniva in un allevamento di Yeoju, che riportava il compostaggio come metodo di smaltimento dei liquami e che però nel 2015, nonostante un’ispezione governativa, non è stato denunciato per violazioni dalla città di Yeoju.
E’ dunque del tutto opinabile che gli allevamenti di cani stiano gestendo lo smaltimento dei liquami in accordo con i metodi da essi riportati.
Il numero totale delle misure adottate negli allevamenti di cani ‘da macello’ negli anni 2010-2016 è stato solo di 357, suddiviso in: ①135 misure punitive, ② 190 segnalazioni, ③ 26 misure punitive e segnalazioni, infine ④ 6 richieste di formazione.
Nello stesso periodo, il numero di allevamenti di cani che non ha prodotto documentazione in merito alle procedure di smaltimento, nonostante le richieste, è stato di 148.
Vi è una grossa disparità tra questi numeri e l’assoluta inconsistenza di procedure di smaltimento da noi verificate nella realtà.
Negli ultimi sette anni, il numero totale di ispezioni dei 3.411 allevamenti (2.862 allevamenti di cani ‘da macello’ e 549 allevamenti di cani di razza) è stato di 5.758 e il numero totale delle violazioni è stato di 750 (13%).
Ciò rappresenta una media di 823 allevamenti ispezionati annualmente.
Per i grandi allevamenti con oltre 1.000 cani, sono stati confermati 15 casi di violazione durante le 95 ispezioni, a dimostrazione del fatto che più grandi sono gli allevamenti e maggiore è la percentuale di violazioni (15,8%).
In particolare, nel 2016, la percentuale di violazioni per gli allevamenti con oltre 1.000 cani ha raggiunto il 47,1% (17 ispezioni, 8 violazioni).
Poiché in Corea vi è un totale di 226 città/province/distretti (75 città, 82 province, 69 distretti), questo significa che di media il governo locale di ogni città/provincia/distretto ha ispezionato annualmente solo 3,64 allevamenti di cani. Non è dunque una esagerazione asserire che la gestione governativa dello smaltimento dei rifiuti di allevamenti di cani è attualmente praticamente inesistente.
Urgenza di un pubblico dibattito sulla chiusura graduale degli allevamenti di cani
La proliferazione di allevamenti di cani insieme alla negligenza del governo sudcoreano ha portato alla formazione di allevamenti di cani di tipo intensivo. Creando una realtà in cui, animali non molto diversi dai nostri animali da compagnia, vengono uccisi brutalmente con una media di 2.740 cani al giorno.
Il governo deve assolutamente iniziare a meglio comprendere la vera condizione degli allevamenti di cani che ha negletto lasciandoli senza un sistema di autoregolamentazione, per cominciare a farsi carico della responsabilità di una protezione degli animali, conducendo ispezioni a salvaguardia degli animali cominciando laddove il problema si presenta più grave.
Poiché i cani non sono adatti ad una produzione di massa, lo stesso allevamento intensivo è di per sé un una crudeltà su questi animali.
Per creare una società sostenibile in cui gli esseri umani e gli animali coesistono, è necessario creare una nuova cultura adeguata all’epoca attuale in cui esistono 10 milioni di animali domestici.
A questo proposito, è necessario attivare discussioni pubbliche per la chiusura graduale degli allevamenti di cani ‘da macello’ che prendano in esame la crudeltà contro gli animali. Questo dibattito pubblico dovrebbe avere luogo in un periodo di tempo ragionevole.
In aggiunta a questa indagine sullo stato attuale degli allevamenti di cani, Lee Jeong-Mi insieme all’organizzazione KARA, prevedono di rivelare i risultati delle loro investigazioni sulla condizione di questi allevamenti agli inizi di Luglio.
Auspichiamo che la conferenza stampa di oggi costituirà il punto di partenza per un dibattito pubblico sulla chiusura graduale e definitiva degli allevamenti di cani ‘da macello’.
22 Giugno, 2017 Jeong-Mi Lee, Korea Animal Rights Advocates (KARA)
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