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Fermiamo il consumo di carne di cane e di gatto in Corea del Sud!

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Granja de perros en yongdang, Yangsan, Corea del Sur. Foto: SaveKoreanDogs

Allevamento di cani a Yongdang, Yangsan, Corea del Sud. Foto: SaveKoreanDogs.org

Firmare Petizioni! Firma e condividi le petizioni! “Il mondo è un posto pericoloso, non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza dire nulla”. ~Albert Einstein

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Video: Nureongi-Documentary (다큐멘터리 영화 ‘누렁이’)

Video: Coexistence of Animal Rights on Earth (CARE). Seongnam Moran Dog Meat Market, May 15, 2018.

Video: MBC News. 8/16/2018. Dog meat debate, unsanitary-sick dogs distributed as food.(말복보다 뜨거운 ‘개 식용’ 논쟁…위생 ‘엉망’)

Video: This is the appalling reality of South Korea’s dog meat industry. 불법 개농장 참혹한 현실 [제보자들], 6/10/2020
The South Korean government is turning a blind eye to the suffering of millions of dogs in Korea. The government authorities will do nothing to enforce their own Animal Protection Law unless the illegal dog farms are reported and exposed to the public through TV media. KBS Documentary, July 10, 2020.

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Video: SaveKoreanDogs.org.

Una crudele realtà

La Corea del Sud è la 14a economia mondiale, e sede di marchi globali come Samsung, Hyundai, Kia, LG, SK e Daewoo. È anche però il paese in cui ogni anno vengono macellati e consumati 2,5 milioni di cani e gatti.

Obbligati a subire privazioni e torture inimmaginabili dalla nascita fino al giorno della macellazione, i cani trascorrono la loro vita imprigionati in gabbie rialzate, sporche e strette, esposte alle intemperie. Non fanno movimento e non ricevono acqua, compagnia né cure mediche, e non sono mai a contatto con il terreno. Spesso vengono rotti loro i timpani per evitare che abbaino.

Alla luce del sole, spesso di fronte ad altri cani, vengono colpiti con scariche elettriche, impiccati, picchiati, sgozzati, oppure bolliti e bruciati vivi. È un’industria molto redditizia, esentasse, non regolamentata e basata sul mito di poter ottenere una maggiore virilità e un maggior vigore mediante il consumo di carne di cane. Il picco si ha nei giorni estivi più caldi (Boknal).

In Corea si crede che la qualità della carne di cane sia direttamente proporzionale alle sofferenze inflitte al povero animale. Così, prima di morire, moltissimi cani provano enorme paura e vengono sadicamente sottoposti ad estreme sofferenze. I gatti vengono spesso bolliti vivi anche per produrre tonici. – “600 gatti randagi bolliti vivi” Yonhap News, 5/21/15.

La domanda è talmente elevata in Corea del Sud che il 20% dei cani consumati viene ora importato dalla Cina. La Corea del Sud è l’unico paese conosciuto ad avere sistemi di allevamento intensivo per far fronte alla domanda di carne di cane.

Video: Media Triage: The Dog Meat Professionals: South Korea.

Il consumo di carne di cane è un’usanza crudele estranea ad una società moderna, e un vizio dannoso per la salute mentale dei cittadini. Credo che lo spreco di risorse sin dall’antichità da parte della nostra società per conflitti interni che acuiscono ulteriormente i contrasti in qualsiasi ambito, come la politica, l’economia e la religione, sia il risultato naturale di pratiche truffaldine e della perdita di fiducia nell’umanità attraverso la macellazione e il consumo della carne di cane, applicata poi, sia consapevolmente che inconsapevolmente, nei rapporti umani. Inoltre, la macellazione dei cani è correlata ad un forte degrado. L’allevamento di massa dei cani infatti è legato ad un notevole inquinamento acustico, con gravi ripercussioni sulla popolazione. Per risolvere questo problema, gli allevatori spaccano i timpani ai cani per ridurne i latrati. Non c’è nulla che non farebbero per continuare a mangiare carne di cane. Inoltre, per rendere la loro carne più saporita, talvolta li appendono per il collo, dopodiché li picchiano senza pietà con un bastone, dilaniando così i loro organi interni e uccidendoli in maniera crudele e brutale. Non si può far altro che definire questo comportamento spregevole. – Monaco buddista sudcoreano, Beopjeong, https://koreandogs.org/beopjeong/

Costi sociali

Oltre alla crudeltà insita nelle pratiche sopra descritte, all’industria della carne di cane sono correlati anche problemi sociali dovuti all’allevamento e al consumo dei cani. Qualsiasi cane può cadere vittima di questa industria. Cani aggressivi, cani abbandonati, cani di razza, cani da esposizione, cuccioli rifiutati, cani provenienti dai canili, cani malati, addirittura i cani di razza Jindo (considerati “tesoro nazionale” in Corea): tutti questi cani possono essere utilizzati per essere macellati e consumati in Corea.

Molte persone che perdono, o a cui rubano l’animale da compagnia, soffrono moltissimo nell’essere consapevoli che il loro amato compagno di vita può fare una fine terribile. Una volta che la carne è cotta, i consumatori non possono sapere da quale tipo di cane proviene. Potrebbe essere stato anche l’animale da compagnia di qualcuno.

Un altro problema sociale è dato dallo strazio e dalla rabbia di chi vive vicino agli allevamenti, costretto a convivere con i corsi d’acqua inquinati, il tanfo e il rumore. Queste persone devono lamentarsi presso il proprio comune e richiedere la chiusura degli allevamenti, responsabili di pregiudicare la qualità di vita della popolazione.

A volte gli allevamenti si trovano vicino alle scuole, dove i bambini devono sopportare le grida dei cani macellati. Come possono crescere in modo sano?

Rischi per la salute

I cani tenuti in questi allevamenti vengono rimpinzati di antibiotici e medicine: è l’unico modo per tenerli in vita evitando che si ammalino per le terribili condizioni in cui sono costretti a vivere. Tuttavia, “il consumo di carne contenente grandi concentrazioni di antibiotici ha gravi effetti tossici sul corpo umano, causando alterazioni del sistema endocrino a lungo termine e provocando anche il cancro e il diabete”. – Dr. Tae-Yo Ha, HankookIlBo, 04.07.2011. Nessuno dovrebbe sentirsi tranquillo nel consumare carne di cane.

Per sfamare i cani degli allevamenti, la Corea del Sud utilizza un terzo dei rifiuti di cibo, una pratica questa assolutamente illegale nei paesi avanzati del mondo. Immaginate di mangiare animali nutriti con scarti di cibo infestati da mosche, larve, topi e germi infettivi.

Nel complesso, gli allevamenti di cani sono insalubri, gli scarti di cibo somministrati ai cani sono insalubri, e i macelli per cani sono insalubri di per sé. È la ricetta perfetta per contrarre malattie ed intossicazioni.

Nessuna giustificazione culturale

È vero che il consumo della carne di cane fa parte della storia coreana, esattamente come per alcuni altri paesi asiatici, tutto ciò però non giustifica la continuazione di tali pratiche. Coloro che sostengono che tutto ciò faccia parte della tradizione o della cultura coreane, lo fanno di solito nel tentativo di reprimere le critiche che arrivano dal mondo occidentale, facendone addirittura una questione di nazionalismo. Ciononostante, il consumo di carne di cane non è qualcosa di cui andar fieri, e molti coreani si vergognano del fatto che tutto ciò accada ancora.

La cultura di una nazione dovrebbe essere sentita da tutti e far nascere un senso di identità, il riflesso della propria immagine. La cultura inoltre dovrebbe promuovere la felicità e il senso di appartenenza. Il consumo di carne di cane non suscita niente di tutto questo.

Naturalmente, in Corea la carne di cane viene consumata da persone di ogni età, genere, religione, classe sociale e livello culturale, in parte a causa della loro educazione, forse senza conoscere le sofferenze che causano. Il vescovo cattolico Sung-Hyo Lee ha affermato infatti: “Il mio cibo preferito è la carne di cane. Il mio hobby è costringere i preti stranieri a mangiarla, soprattutto quelli francesi”. – Kyeongin Ilbo, 16.05.2011.

Se la classe dirigente afferma sui mezzi di comunicazione che mangiare carne di cane è bello, e i governi non fanno nulla al riguardo, le persone sono meno inclini a chiedersi cosa ci sia di male nel commerciare questa carne. Tutto questo però riflette una grande arretratezza culturale.

Un dilemma dal punto di vista legale

Attualmente, il consumo della carne di cane in Corea del Sud NON È LEGALE. Ciononostante, il governo e l’opinione pubblica ignorano di fatto la sua presenza e ne permettono la continuazione.

Alcuni credono che la soluzione migliore ai problemi sociali, ambientali e sanitari dell’industria illegale della carne di cane sia la sua legalizzazione. Tuttavia, ciò non fermerà la crudeltà insita in quest’industria, anzi, questa pratica diventerà ancor più aperta e diffusa, e sarà impossibile sorvegliarla. Gli allevatori di cani non vogliono ulteriori responsabilità sociali, norme e altri costi, per cui continuerebbero comunque la loro attività illegale.

Ignorando semplicemente tutti i problemi correlati all’industria della carne di cane, il governo può evitare i costi di sorveglianza, e di conseguenza il dibattito morale e le eventuali reazioni degli allevatori e dei consumatori. Il governo è in condizioni di non agire perché la maggior parte dei coreani mostra una profonda indifferenza sia nei confronti della legge che dei principi morali implicati in quest’industria. Con un governo e un’opinione pubblica indifferenti, i cani continuano ad essere brutalmente torturati e consumati come se tutto ciò fosse legale.

Campagna contro il consumo di carne di cane a Seoul, Corea del Sud – estate 2015, documentario di SaveKoreanDogs

Uccisioni brutali a Daegu, video realizzato di nascosto da StopIt! La campagna in Corea

Altri paesi in cui si consuma carne di cane

Più i paesi si modernizzano e diventano culturalmente avanzati, e maggiore è il grado di istruzione delle nuove generazioni, maggiore è il rifiuto nei confronti dell’industria della carne di cane, vista come fardello e fonte di imbarazzo. Ecco perché alcuni paesi asiatici hanno già proibito il consumo della carne di cane, ritenendola incompatibile con la vita moderna e con l’immagine della nazione.

Le Filippine e la Thailandia infatti hanno già bandito il consumo della carne di cane, tuttavia altri paesi insieme alla Corea, come la Cina, il Vietnam e l’Indonesia, continuano apertamente questa pratica.

Se un numero maggiore di paesi viene spinto a bandire il consumo di carne di cane e di gatto, anche i paesi vicini possono essere incoraggiati a fare lo stesso. Ecco perché è importante continuare a fare pressione sul governo coreano affinché metta fine all’industria della carne di cane: non è solo per i cani e i gatti che vivono in Corea, ma anche per quelli di altri paesi che stanno attualmente soffrendo in condizioni strazianti.

Unisciti alla causa

PUOI FARE LA DIFFERENZA PER I CANI IN COREA

Invia lettere, e telefona insistendo perché la Corea del Sud fermi il massacro di cani e gatti per il consumo della loro carne.

His Excellency Ambassador of the Republic of Korea to the United States
Embassy of the Republic of Korea
2450 Massachusetts Avenue, NW
Washington, DC 20008 USA
Phone: 202-939-5600
Clicca qui per scaricare il modello di lettera da mandare al governo coreano.

Office of the President of the Republic of Korea
[04383] 22 Itaewon-ro, Yongsan-gu, Seoul
South Korea

Office of the Secretary-General
United Nations Headquarter
405 East 42nd Street
New York, NY 10017 USA
Phone: 212-963-7160
Click for Sample Letter to the UN Secretary-General.

Cuccioli di cane a Namyangju, video realizzato di nascosto da StopIt! La campagna in Corea

“Chobok” (il primo dei tre giorni d’estate in cui è tradizione mangiare carne di cane) – Dibattito sul consumo di carne di cane in Corea del Sud Haz clic para subtítulos en Inglés!

Corea del Sud – L’incredibile verità (animali da compagnia per il consumo umano) (TV I Love Pet) Clicca qui per la trascrizione dei sottotitoli in inglese!

BOICOTTIAMO LA CRUDELTA, BOICOTTIAMO LA COREA (Italian)
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Campaign: BOICOTTA LA CRUDELTÀ, BOICOTTA LA COREA.

Source: Humane Action Alliance

Thank you Stefania Allemano for caring about the animals in the South Korean Dog and Cat Meat Trade and translating our homepage into Italian!

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